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Sin dall’antichità i combattimenti si effettuavano con le armi bianche, scudi e mani nude. Le uniche protezioni erano costituite da cuoio o più complesse armature complete, spesso corredate da uno scudo.
Lo scopo dello scudo era duplice: ovviamente proteggere, ma allo stesso tempo anche di attaccare, creando un proprio spazio d’azione dalla doppia funzionalità, difesa e attacco. Proteggendosi dai potenti colpi per poi avanzare, si imparava a muoversi ciclicamente, avanti e indietro, senza mai scappare (o quasi mai, n.d.r.). In questo modo, si apprendeva un modo di combattere che sfruttava gli spazi e utilizzava la potenza del corpo. Gambe libere di muoversi e calciare, creando un baricentro equilibrato nonostante il peso delle armi. Paradossalmente, l’utilizzo dell’ingombrante scudo facilitava il movimento del corpo, diventando (per il corretto uso) un estensione dello stesso. Read more